di Giuseppe Benassi Sembra idiota, o ridicolo, a noi contemporanei, che Victor Hugo, per tre anni, dal 1853 al 1856, praticamente ogni sera, faceva sedute spiritiche col tavolino che batteva i suoi colpi (sì un colpo, no due colpi, ogni lettera il numero corrispondente), trascrivendole poi tutte? Le trascrizioni sono ora leggibili (pag. 758) in un volume uscito da […]