PER SEMPRE TUO | Loving | La collezione Nini-Treadwell

di Sandro Bianchi

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 44 | primavera 2021

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Dal sole piove una luce diffusa che mitiga il fresco dell’aria. Forse è la prima domenica di primavera. Tom e David – immaginiamo che si chiamino così – indossano camicie a maniche lunghe e calzoni di lana. Prima di sdraiarsi hanno steso sul prato una vecchia coperta di foggia militare. Se l’aria fosse stata un tantino più tiepida, chissà, forse si sarebbero slacciati almeno le scarpe. Hanno consumato un piccolo pic-nic; fuori da un cartoccio spunta qualcosa, della frutta, forse dei biscotti. Adesso giacciono l’uno tra le braccia dell’altro, stretti stretti, spettinati e con gli occhi un po’ assonnati. Forse fino a qualche minuto prima si sono rotolati sui prati o hanno giocato a rincorrersi. Sembra che qualcuno li abbia appena svegliati. Non sono da soli, anche se è come se lo fossero. Se questa fotografia è giunta fino a noi, vuol ben dire che era presente anche il fotografo, forse un loro amico, anzi sicuramente un loro amico, perché un’intimità così, a quel tempo (metà anni Quaranta?), non la mostravi mica al primo venuto. Tom e David si amano. Lo capiamo dai loro occhi e dalla tenera arrendevolezza che suggella il loro abbraccio. Hanno condiviso tanti altri momenti come questo e sono perfettamente a loro agio. Forse qualcosa li preoccupa, – il giudizio della gente?… il futuro?… – ma ci penseranno domani, la domenica è ancora lunga. Dai Freddy, scattaci un’altra foto!

Loving si compone di tante storie come questa, storie clandestine e coraggiose di giovani coppie omosessuali che – emergendo finalmente dall’oblio di bauli e cassetti – sono miracolosamente giunte fino a noi.

Nel 2000 la coppia newyorkese Hugh Nini e Neal Treadwell acquista una vecchia fotografia in un negozio di antiquariato di Dallas, in Texas. La foto risale al 1920 e ritrae due giovani innamorati, entrambi di sesso maschile, stretti in un tenero abbraccio. Qualche mese dopo, in un’asta, la coppia acquista una seconda fotografia, questa volta degli anni ’40. I protagonisti sono due soldati, inequivocabilmente uniti da un intenso legame affettivo; l’immagine, impreziosita da una cornice art déco, reca sul retro le parole: Per sempre tuo. «Quei due ragazzi – scrivono Hugh e Neal – avevano la stessa inequivocabile espressione dei soggetti della prima foto.» Sono i primi due esemplari di una singolarissima collezione che, nell’arco di vent’anni, arriverà a contare quasi tremila pezzi. «Pensavamo di aver trovato la seconda – nonché l’ultima – foto d’epoca di due uomini che, come noi, erano innamorati. Invece fu così che ebbe inizio un’avventura ventennale che nessuno di noi due aveva previsto, né tanto meno pianificato.»

L’amore virile fra giovani uomini (studenti, militari, marinai, vogatori, operai o gentleman) fa da comun denominatore a tutte le fotografie, doppi ritratti da cui traspare una reciprocità che travalica, talvolta anche molto esplicitamente, la sfera della semplice amicizia. Le fotografie, raccolte in ben cinque continenti (ma soprattutto tra Stati Uniti, Canada ed Europa), – rimestando nei mercatini dell’usato, visitando negozi specializzati e partecipando ad aste online – abbracciano un arco temporale che va dalla metà del XIX secolo alla metà del XX. Le più recenti hanno circa settant’anni. Le più vecchie sono un ambrotipo del 1850 e un ferrotipo del 1860. Fiore all’occhiello della collezione è un autoscatto allo specchio datato 1900, dove la coppia si è immortalata premendo un pulsante a distanza (una sorta di proto-selfie). La collezione Nini-Treadwell comprende anche cabinet card, fototessere, cartoline e foto per biglietti da visita. L’idea di realizzare un catalogo e di rendere così pubblici i contenuti della collezione è emersa solo in un secondo tempo.

Hugh e Neal – insieme da trent’anni e convolati a nozze nel 2006 in Massachusetts – hanno voluto condividere questo recupero con il grande pubblico innanzitutto per risarcire simbolicamente tutti i protagonisti delle fotografie. Giovani coppie omosessuali che, a differenza di quelle odierne, hanno dovuto vivere il loro amore nell’ombra. All’istantaneo flash che le ha immortalate viene a sostituirsi così una luce piena e rivelatrice. Oltre all’indubbia pregevolezza estetica queste fotografie offrono un importante contributo anche sul piano storico e antropologico. Testimoniano che le coppie omosessuali sono sempre esistite e che, in un modo o nell’altro, hanno sempre manifestato la loro presenza.

Dei personaggi ritratti, fatte salve rare eccezioni, non si conoscono i nomi. Anche i luoghi e le datazioni sono perlopiù approssimativi. Le emozioni però, quelle sono ancora palpabili. Ci parlano da tempi lontani e ci trasmettono sentimenti di innegabile intensità. Ogni fotografia ci restituisce un mondo, la salsedine di un’estate, il profumo di una primavera. Tom e David, Jimmy e Sam, Bob e Luke… Questi ragazzi hanno espressioni innocenti e facce pulite. Posano senza malizia, senza ostentazione e senza smania di apparire. Condividono la stessa inquadratura senza prevaricazioni. Vivono a pieno la felicità dell’istante che la Rolleiflex o la Leica sta catturando. Esprimono una giovinezza pura, incontaminata, gioiosa. Esprimono con disarmata tenerezza un amore eroico, cameratesco, virile, romantico. Atmosfere esaltate da bianchi e neri e inquadrature amatoriali (non d’autore, quindi più vitali), distanti anni luce dalla brutalità patinata del digitale.

Il catalogo Loving (5 Continents, 2020) è stato pubblicato in quattro lingue. All’interno, oltre alla presentazione di Hugh Nini e Neal Treadwell, i due ispirati testi critici: Amantes Amentes di Paolo Maria Noseda e Con-tatto di Francesca Alfano Miglietti.

Sandro Bianchi


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