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Il 2020 un anno da dimenticare? Non proprio. C’è tanto su cui riflettere e meditare. Chi vorrebbe affrettarsi a cancellarlo, forse non ha ben compreso l’importanza di quel messaggio che ha cercato di trasmetterci. Al di là dei risvolti drammatici e dei costi, in vite e occupazione, che abbiamo e stiamo continuando a pagare, rimane per tutti noi l’invito a recepire una grande lezione d’umiltà. La nostra presunta onnipotenza deve fare i conti coi suoi limiti e i suoi guasti, e deve farlo prima che sia troppo tardi. Siamo ancora i figli degli anni Ottanta, di quel decennio in cui ci credevamo invincibili, immersi nell’euforia di un benessere sociale tanto effimero quanto fallace. Quello sconsiderato modello di sviluppo, vocato agli imperativi della produzione intensiva e del consumo sfrenato, ha fatto il suo tempo e i suoi danni. Già da tempo ne stiamo pagando le conseguenze, noi tutti e il pianeta su cui viviamo. Indietro non si può tornare. Desiderare di tornare a quella che molti chiamano “normalità”, è lecito solo nella misura in cui saremo capaci di rimetterci in discussione, rivedendo i nostri comportamenti e le nostre abitudini. Finché non si comprende che il male stava proprio in quella “normalità” divenuta ormai indicibilmente mostruosa e insostenibile, e in quello che ritenevamo fosse benessere, non potremo sperare in una nuova rinascita. Si potrà tornare alla normalità solo correggendola e migliorandola, soprattutto rendendola più umana e rispettosa. In molti l’hanno compreso, ma sono ancora troppo pochi. Con questo numero che ci traghetta nel nuovo anno, il nostro augurio è che, insieme al desiderio del bene ci sia anche la capacità di conseguirlo. Questo è possibile solo se saremo capaci di passare, finalmente, dai buoni propositi ai fatti. Rinascita è la parola chiave. Tre sono le sue condizioni essenziali: Responsabilità – Ridefinizione – Rispetto.
Giuseppe Maggiore
SOMMARIO
IL TRIONFO DEL PETRO-CONSUMISMO
Jonathan Franzen, E se smettessimo di fingere?
di Massimiliano Sardina
LETTERATURA
SMITIZZARE JACK LO SQUARTATORE
Hallie Rubenhold, Le cinque donne. La storia vera delle vittime di Jack lo Squartatore
di Massimiliano Sardina
Giancarlo Pastore, Un giorno uno di noi
di Leone Maria Anselmi
NEL CIEL CHE PIÙ DI SUA LUCE PRENDE
Marco Cavalli, Dante clandestino
di Leone Maria Anselmi
Luigi La Rosa, L’uomo senza inverno
di Massimiliano Sardina
Poesie di Christos Mortzos
di Salvo Arena
Bartolomeo Theo Di Giovanni, Alexander Und Dedalus
di Giuseppe Maggiore
Octave Mirbeau, Aspetto della folla
di Massimiliano Sardina
Annie Leclerc, Della Pædophilia e altri sentimenti
di Massimiliano Sardina
STORIA
Pio Sirna, Vi prenderò dalle genti. La tradizione popolare di S. Febronia-Trofimena
di Giuseppe Maggiore
L’UNIVERSITÀ DEI GESUITI A PADOVA NEL 1591
Un tentativo fallito
di Ruggero Soffiato
ESOTERISMO
Coleritium, La Radice Divina. Principi Mistici ed Esoterici
di Giuseppe Maggiore
SPARK MUNDI | IL CAMMINO INIZIATICO DELLE ORIGINI
Emilio Ferrara, Domus Sapientiae
di Giuseppe Maggiore
Ivan Buttazzoni, OFIUCO: Il tredicesimo segno dello zodiaco
di Gaetano Platania
PERSONAGGI
Silvana Pampanini, metamorfosi di una dea
di Paolo Schmidlin
Vita e beatificazione di Carlo Acutis
di Maria Dente Attanasio
ARTE
NELLA FUCINA CREATIVA DI STEFANO LUCIANO
Scavare la materia per ritrovare l’anima nascosta dei luoghi
di Agata Keran
SCIENZA
Jacques Balthazart, Biologia dell’omosessualità
di Cecily P. Flinn
TESTIMONIANZE
NDE EXPERIENCE – esperienze di premorte
a cura di Marie Lange
MUSICA
Alabaster DePlume – Danalogue
di Massimo Lovise
Renato Zero festeggia i suoi settant’anni con un’opera monumentale
di Lillo Portera
COSTUME & SOCIETÀ
ESSERE, NON ESSERE E SOPRAVVIVERE…
Potenza ed impotenza della volontà
di Giancarlo Serafino
Questi articoli sono pubblicati sulla versione cartacea di Amedit n. 43 | inverno 2020/21. Chiuso il 15 dicembre 2020.
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