di Manrico Testi
Segnaliamo un giovane talento italiano che attualmente si sta mettendo in gioco nel difficile campo dell’affermazione cinematografica negli Stati Uniti. Si tratta della ventiduenne campigiana Alessia Crucitelli, che dopo il diploma al Liceo Artistico di Firenze si è trasferita negli Stati Uniti, dove conta di poter lavorare nell’industria del cinema hollywoodiano; un sogno piuttosto ambizioso, questo, che intende perseguire con determinazione.
Cosi Alessia è approdata a Boston per la perfezione della lingua inglese, conseguendo il “Toefel” e il “Sat”, necessari per poter accedere al prestigioso “Santa Monica College”, e qui si è subito distinta per indubbio talento e grandissimo impegno, laureandosi col massimo dei voti in “Film Production “ e “Liberal Art: Arts and Humanities”.
Intanto si è subito fatta notare con il primo cortometraggio, Leaving the Factory, contro la violenza sulle donne, realizzato grazie al finanziamento di investitori privati che nutrono grande fiducia in lei, ricevendo molti commenti lusinghieri, tra i quali quelli di Salvador Carrasco (capo del dipartimento “Film Production” del Santa Monica College), e di Andrè Guimond della “Hollywood Foreign Press Association”, e tra i riconoscimenti ottenuti c’è anche il premio per la miglior pre-produzione, conferitole dalla Next Generetion Indie Film Awards Foundation, associazione che organizza anche un Film Festival in Canada per pellicole indipendenti.
A coronamento di questo lusinghiero percorso, Alessia Crucitelli è stata ammessa alla facoltà di “Cinema Art Film and Television Production, B.A.” della “USC” (University of Southern California), la prima scuola degli USA e del mondo per la specializzazione in cinematografia, dove hanno studiato, tra gli altri, Ron Howard e George Louis e che vanta la produzione di film come Apollo11 e Forrest Gamp.
Siamo certi che questo percorso in continua ascesa, alimentato da grande passione e determinazione, porterà Alessia a coronare il suo sogno, e che presto sentiremo parlare di lei.