PERCHÉ SI DICE TRENTATRÉ? | Federico Taddia intervista Andrea Grignolio

PERCHÉ SI DICE TRENTATRÉ?

Federico Taddia intervista Andrea Grignolio (Editoriale Scienza, 2017)

di Elena De Santis

su Amedit n° 31 – Giugno 2017

Con l’avvincente manuale Perché si dice trentatré? (Editoriale Scienza, 2017) Federico Taddia e Andrea Grignolio invitano i più piccoli a intraprendere un viaggio fantastico nel misterioso e articolato mondo della Medicina. Grazie all’impiego di un linguaggio chiaro, sintetico ed esaustivo anche i concetti più complessi e difficili da comprendere finiscono per rivelarsi accessibili. A corredo dei testi le divertenti illustrazioni fumettistiche realizzate da AntonGionata Ferrari, tutt’altro che didascaliche e decorative; l’apparato iconografico, assolutamente protagonista, ha il compito di alleggerire i toni, di indorare la pillola e di facilitare le dinamiche di comprensione. Perché si dice trentatré? è un piccolo saggio di facile consultazione, scorrevole e piacevole, utile anche ai più grandicelli. Che cos’è una medicina? Tutte le malattie si possono curare? Perché tutti gli anni torna l’influenza? Che cos’è un’infezione? Chi ha inventato le siringhe? Chi ha inventato gli antibiotici? Perché il termometro si mette sotto le ascelle? Le domande si susseguono una dopo l’altra con ritmo incalzante, tra il serio e il faceto, alcune simpatiche e curiose altre più complesse e problematiche. A ogni domanda – formulata con quella pulita e sfacciata schiettezza che è propria dei bambini – segue una risposta tanto semplice quanto chiarificatrice, in tono discorsivo e confidenziale, senza eccessivi tecnicismi. Si va da domande innocenti come: Perché l’aerosol è così noioso? fino ad altre di tenore decisamente diverso come: Possiamo diventare immortali? Piccoli quesiti si alternano a grandi interrogativi; non a tutto può esserci risposta, ed è in fondo questo il messaggio che la Scienza deve rivolgere ai più piccoli per istruirli adeguatamente, insistendo sull’importanza della ricerca sperimentale, al di là delle certezze preconfezionate inverificabili oggettivamente. E ancora: Che cos’è il raffreddore? Che cosa è un tumore? Che cos’è un trapianto? Che cosa è un vaccino? Che cos’è un’allergia? Che cosa è una malattia genetica? Perché alcuni bambini si ammalano e altri no? Come fanno i medici a sapere tutto?

Selezionare la rosa di domande non è stato facile, visto il territorio sconfinato abbracciato dalla Medicina, ma per tutte le altre domande piccole e grandi rimaste fuori è stata creata un’apposita sezione online sul sito della casa editrice. Ecco l’invito rivolto ai bambini in margine al testo: “Scrivi la tua domanda e spediscila via e-mail a testetoste@editorialescienza.it Le risposte saranno pubblicate sul sito nella sezione Scienza in gioco”. Una strategia intelligente per coinvolgere i giovani lettori anche attraverso il medium digitale. Il libro è strutturato in cinque grandi sezioni: Storia della Medicina; Malattie, medici e pazienti; Salute quotidiana e prevenzione; Microbi, batteri e virus; Farmaci e altre cure. Cinque grandi macro aree che convogliano con ordine ogni singola domanda. Tra le tante che costellano il testo: Che cos’è una pestilenza? Che cosa sono le vitamine? Che cosa sono le cellule staminali? Perché alcuni animali portano malattie? Perché alcune malattie sono contagiose? Possono nascere nuove malattie? Non mancano le domande buffe e impertinenti come: Perché una mela al giorno leva il medico di torno? Perché i medici guardano la cacca? Perché bisogna lavarsi sempre le mani? E, naturalmente, non poteva mancare la domanda che dà emblematicamente il titolo al libro: Perché si dice trentatré? A fornire tutte le risposte, con divertita partecipazione, ci ha pensato il divulgatore scientifico Andrea Grignolio, docente di Storia della Medicina all’Università La Sapienza di Roma, e research fellow del programma di ricerca “Le Studium Biomedicaments” sulla storia della vaccinazione presso l’Université François Rabelais di Tours (autore nel 2016, per Codice Edizioni, dell’apprezzato testo Chi ha paura dei vaccini?).

La Collana di divulgazione scientifica “Teste Toste” (Editoriale Scienza) è stata ideata e sviluppata da Federico Taddia per soddisfare l’insaziabile legittima curiosità dei più piccoli. Risposte semplici e chiare a piccole e grandi domande. Tra gli altri titoli della collana, sempre curati da Taddia, segnaliamo: Perché siamo parenti delle galline? (e tante altre domande sull’Evoluzione), scritto con Telmo Pievani; Perché le stelle non ci cadono in testa? (e tante altre domande sull’Astronomia), scritto con Margherita Hack; Perché i vulcani si svegliano? (e tante altre domande sulla Geologia), scritto con Mario Tozzi; Perché diamo i numeri? (e tante altre domande sulla Matematica), scritto con Bruno D’Amore; Perché il Touchscreen non soffre il solletico? (e tante altre domande sulle nuove tecnologie), scritto con Valerio Rossi Albertini. Davvero un’ottima iniziativa editoriale, molto curata anche dal punto di vista grafico grazie al generoso apparato illustrativo. Testi divertenti e intelligenti, capaci al contempo di intrattenere e di istruire.

Elena De Santis


Questo articolo è stato pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 31 – Giugno 2017.

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