Chi non ricorda i brani più famosi del duo britannico che da più di trent’anni fa ballare tutto il mondo? Stiamo parlando di “quelli di” Go West, Always On My Mind, It’s A Sin, Suburbia, West End Girl. Stiamo parlando di in’istituzione: I Pet Shop Boys che, dopo qualche anno di stanca creativa, tornano con un nuovo album che li riporta agli antichi splendori.
Eletric è il disco in questione, un disco particolarmente riuscito dalla prima all’ultima traccia.
La dance ultimamente tira, i Daft Punk hanno fatto da capofila sfornando i veri tormentoni dell’estate e i Pet Shop Boys si riprendono il trono che è stato loro tra gli anni ’80 e ’90. La produzione è affidata a Stuart Price e nel sound generale dell’album aleggia lo spirito di una delle operazioni migliori dello stesso Price: Confession On A Dancefloor di Madonna. Nove brani eccellenti anticipati da due singoli: Axis e Vocal, ma anche altre canzoni di Eletric sono destinate a entrare di prepotenza nelle discoteche di tutto il mondo ed a passare continuamente da una stazione radio all’altra. Bolshy è senz’altro il momento migliore dell’intero lavoro, a seguire Love Is A Borgeous Construct: un classico di quelli a cui i Pet Shop Boys ci avevano abituato. Notevole anche l’improbabile cover di un brano di Bruce Springsteen: The Last To Die. Il duo britannico è considerato l’inventore di un genere: il sinth pop, che mescola ritmi decisamente dance con melodie di facile presa create in studio tramite sintetizzatori e supporti tecnologici. Uno stile quindi unico e riconoscibile che gli è valso una valanga di riconoscimenti ufficiali e altrettanti apprezzamenti dalla critica e dai colleghi. Proprio Madonna durante la registrazione di Confession On A Dance floor, disco nel quale all’interno del brano Jump è volutamente inserita una campionatura di West End Girl, ha dichiarato: “Pet Shop Boys? I fucking love them!” Altra collaborazione importante è quella che vede i Pet ShoP Boys produrre uno dei capitoli più celebri della carriera musicale di Liza Minnelli. Siamo nel 1989 e il disco in questione è Result. L’album, che ottenne un grande successo, verrà fondamentalmente ricordato come un disco dei Pet Shop Boys con la voce di Liza Minnelli.
Non va dimenticato che i Pet Shop Boys devono il loro successo e la loro longevità al fatto di aver spesso abbinato melodie pop a testi socialmente impegnati. Decisamente gay friendly, il duo inglese pubblica già negli anni ’80 brani dai contenuti espliciti avvalendosi di collaboratori illustri e impegnati in campagne a tematica gay, primo fra tutti il regista Derek Jarman che ha firmato la regia del video di uno dei loro brani più famosi: It’s A Sin. Dopo il coming out di Neil Tennant, sulla rivista inglese Attitude nel ’94, il gruppo è diventato uno dei capisaldi della cultura musicale gay. Lunga vita dunque a un gruppo che ha segnato un’epoca e che non pare abbia intenzione di depositare gli attrezzi del mestiere. Attualmente sono impegnati in un lungo tour che toccherà le maggiori piazze americane ed europee, non sono previste date italiane al momento. Se poi teniamo conto che i ragazzi ( Neil Tennant e Chris Lowe) sono alle soglie dei sessanta… chapeau!

Copyright 2013 © Amedit – Tutti i diritti riservati
Questo articolo è stato pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 16 – Settembre 2013
VAI AGLI ALTRI ARTICOLI: Amedit n. 16 – Settembre 2013
Per richiedere una copia della rivista cartacea è sufficiente scrivere a: amedit@amedit.it
e versare un piccolo contributo per spese di spedizione.