I Franz Ferdinand sono senz’altro uno dei gruppi che meglio ha saputo interpretare il pop britannico dell’ultimo decennio. Formatisi a Glasgow nel 2003, grazie al grande intuito del front man Alex Kapranos, debuttano con l’album omonimo che convince all’unanimità pubblico e critica. La seconda prova You Could Have It So Much Better del 2005 conferma la loro posizione con ben quattro singoli che arrivano ai vertici delle classifiche d’oltremanica. Meno efficace è il terzo disco, Tonight: Franz Ferdinand (2009), che segna una svolta più elettronica, e mette in discussione il credito acquisito con i lavori precedenti, senza però incutere dubbi sulle grandi capacità tecniche del quartetto nelle loro copiose esibizioni dal vivo in tutto il mondo.
C’era dunque una grande attesa per il ritorno annunciato per lo scorso agosto. Abbandonate le non sempre azzeccate velleità electro-dub di Tonight, i Franz Ferdinand si ripresentano, a sorpresa, dando il meglio di loro stessi. Il palco ufficiale per il lancio europeo del nuovo lavoro è stato quello di Rock en Seine a Parigi, uno dei festival più prestigiosi per quanto riguarda la musica rock mondiale. La loro esibizione parigina ha visto un gruppo in gran forma in grado di coinvolgere un pubblico di ben 35.000 persone in delirio. In effetti dal vivo i loro brani acquistano valore grazie alla grande vivacità con cui padroneggiano la scena e ad una coesione particolarmente efficace di suoni, movimenti studiati e cori a più voci a cui i fan si aggiungono con grande partecipazione. Il tutto crea un’atmosfera allegra e inebriante, difficile rimanere fermi a un loro concerto, la loro energia è contagiosa. Senz’altro il quartetto di Glasgow ha capito tutto quel che può essere cool, e da bravi primi della classe sfornano un album che non fa una piega per essere al top del glamour. Accattivante all’eccesso, ma sempre piacevole, Right Thoughts Right Words Right Action è un rutilare continuo di ritornelli contagiosi, riff di chitarre e melodie seducenti che riportano i Franz Ferdinand ai livelli del primo e fortunato disco. Artigiani intelligenti e raffinati, ruffiani quanto basta, nell’ultimo lavoro c’è tutta l’esperienza e la professionalità assorbita in quasi dieci anni di onorata carriera. Dieci brani, tutti di ottimo livello tra i quali spiccano Right Action, perfetto nella sua semplicità, Bullet, trascinante e contagioso, il momento più rock e tirato del disco, Stand On The Horizon con qualche ammiccamento agli anni ’60 e il primo singolo Love Illumination, forse un po’ scontato ma necessario come biglietto da visita. I Franz Ferdinand hanno anche paventato lo scioglimento. Vero o costruito artatamente? Per ora godiamoci questo album, che magari non entrerà nella storia del rock’n roll, ma convincerà anche i palati più raffinati.

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Questo articolo è stato pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 16 – Settembre 2013
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