LETTERA APERTA AI PALAGONESI (Elezioni Comunali 2012)

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE LETTERA APERTA DA PARTE DI UN CITTADINO DI PALAGONIA:

Amici, concittadini, Palagonesi, mi rivolgo a voi con questa lettera, nel tentativo di svegliare le vostre coscienze e nella speranza che non sia troppo tardi.  Già signori miei, perché al punto in cui siamo arrivati, non so se la barca si può salvare.

Insomma amici miei, il paese è malato e noi siamo i parenti più prossimi. Ora, se gli vogliamo bene, andremo a cercare i medici buoni che ce lo salvano. Se invece ce ne freghiamo e non ci interessa se campa o muore, allora facciamo quello che abbiamo fatto fino ad ora. Molti continuamente si lamentano che le cose non vanno bene e sono convinti che tutti quelli che vanno al Comune, sono ladri e fanno solo i loro porci comodi. Sono anni che si ripete le stessa storia, però, gira e rigira al potere ci mandiamo sempre le stesse persone. Ora, le cose sono due. O noi siamo cretini oppure siamo ricattati o venduti. Non si può spiegare altrimenti !

Che vogliamo fare?  Siamo disposti a guardarci veramente attorno e cercare le persone giuste perché le cose cambino?  Chi dobbiamo cercare? Quali possono essere le persone giuste?  Quali sono le qualità che debbono avere queste persone? Non credete che la prima di tutte dovrebbe essere l’amore per questo paese? Chi non ama questo paese, non ha nessun interesse che stia bene e migliori.

Chi non lo ama non guarda le ferite che si porta appresso. Disordine, illegalità, ignoranza, povertà.

Voi veramente le amate le vostre mogli, i vostri figli, i vostri nipoti? Veramente volete il loro bene?

Allora non mandate più, ad amministrare la cosa pubblica, vostro cugino, solo perché è vostro cugino. Non date il voto a vostro zio, solo perché è vostro zio. Non delegate l’amico, solo perché è vostro amico ma date la vostra preferenza , solo se chi si presenta è una persona valida, corretta,preparata ma soprattutto se è una persona che ama il proprio paese.

Vi ricordate di Michele Megna? Mentre lui ci mostrava come si vuole bene al paese, noi lo prendevamo in giro e nello stesso tempo i nostri amministratori prendevano in giro noi.

Michele Megna, quello era un uomo da prendere ad esempio!  Andava in cerca dei ragazzi per insegnare loro l’amore per le proprie origini, mentre tutti noi, che ci crediamo intelligenti, ci siamo dimenticati di chi siamo figli. I nostri nonni lottarono, per avere quel pezzo di terra che noi chiamiamo Palagonia. Molti rischiarono la galera. Altri ci furono in galera. Ora noi, non siamo capaci di mantenerla questa terra e permettiamo che la maltrattino, che insudicino il suo onore.

Oggi signori miei, siamo lo zimbello di tutto il Calatino. Basta nominare Palagonia, che la gente si mette a ridere.  Allora, vogliamo continuare così o diciamo basta?

Un paese senza regole è destinato a morire!

Un paese senza cultura è destinato a morire!

Un paese senza lavoro è destinato a morire!

Io spero che tutti voi, vogliate un paese vivo, dinamico, pulito, corretto. Bene, niente di tutto questo ci sarà, se sceglierete il passato.

Tre sono le cose che ci vogliono per  migliorare il nostro paese.

Ordine, Cultura e Lavoro.

Qualcuno dirà: “Scupriu i pospiri di cira”. È vero. È come l’uovo di Colombo. Tutti abbiamo avuto sotto il naso la soluzione del problema ma nessuno ha voluto affrontarla.

Ordine, significa rispettare le regole e questo implica, che ci sia chi deve rispettarle e chi deve farle rispettare. Se manca uno di questi due elementi, la cosa non funziona e c’è il caos.

Voi stessi potete constatare se in questi anni nel nostro paese ci sia stato ordine o no. Non c’è bisogno che ve lo dica io.

Ordine significa sapere quali sono i nostri diritti e quali i nostri doveri.

Al diritto corrisponde il dovere e viceversa. Non c’è l’uno se manca l’altro.  Io cittadino ho il dovere di rispettare il paese, tenendolo pulito, non danneggiando la cosa pubblica, che può essere un giardinetto, una piazzetta, il cestino dei rifiuti.

Rispetto. Tutti noi vorremmo essere rispettati, ma se non rispettiamo, come possiamo pretendere il rispetto dagli altri? Solo i prepotenti lo pretendono e noi ne abbiamo di prepotenti e che hanno fatto fino ad ora il bello e il cattivo tempo. Vogliamo che questi signori continuino a farlo o ci decidiamo una volta per tutte a dire basta. Dov’è la nostra dignità? Il nostro orgoglio di uomini? Siamo uomini, ominicchi o quacquaracuà? Vogliamo finalmente tirare fuori gli attributi o no?  E’ arrivato il momento di cambiare . Non so se ci saranno altre fermate oltre a questa. Se non cambiamo rotta, questo sarà il nostro capolinea.

Cultura, questa sconosciuta!

I nostri amministratori, non solo quelli locali, ma soprattutto quelli nazionali, mettono il bastone fra le ruote alla cultura. Perché sanno che un popolo colto, non permetterebbe a loro di fare ciò che fanno, cioè niente, per farsi mantenere a sbafo. Un popolo colto sa scegliere i propri rappresentanti. Un popolo ignorante è più facile da infinocchiare. L’arroganza del potente è possibile solo se c’è un popolo ignorante. Loro lo sanno ed è per questo che fanno di tutto perché la pubblica istruzione non funzioni.

Qualcuno del nostro paese, ha dichiarato che parlare in italiano è da finocchi. Per dire che la cultura è dei debosciati e delle persone senza midollo spinale. Loro, hanno paura della cultura. La cultura con la “C” maiuscola. Non quella spicciola, nozionistica.  Loro hanno paura della cultura che ci porta a ragionare, a capire. Quella che ci fa incuriosire e quindi che ci fa cercare le magagne per eliminarle.  Fanno di tutto perciò, per escludere i bravi docenti, tagliare i fondi e mettere ostacoli per impedire che il popolo si svegli. L’uomo che sa è sempre un passo avanti a quello che non sa.  Ci vuole la cultura che forma gli uomini, quelli che sanno prendere le decisioni, che non aspettano la manna dal cielo, ma sanno proporsi. L’uomo inizia a formarsi da bambino, quando il cervello è una spugna e assorbe tutto con una velocità spaventosa. Il bambino osserva e copia. Relativamente all’esempio che gli si da, si comporta. Se il padre fuma, facilmente il figlio crescendo fumerà. Se la madre ama agghindarsi come una pupa ogni qualvolta esce di casa, c’è da scommettere che anche la figlia farà altrettanto. I nostri figli ci guardano e si aspettano da noi una guida sicura, senza tentennamenti. Ci vuole coerenza con il dire e con il fare. In ogni caso, il nostro esempio è fondamentale. Poi c’è la scuola.  Una scuola che nasconde la storia delle origini, non fa che i giovani siano orgogliosi di realizzare i propri sogni  nella terra natia. Non fa nascere né crescere l’amore per il proprio paese.  Questo amore ci dovrebbe portare a competere per lo sviluppo morale, civile, economico ed estetico del nostro territorio.  Quindi per concludere, la cultura come mezzo trainante per lo sviluppo morale civile ed economico.

Lavoro. Qualche anno fa, al tempo di mio nonno, Palagonia era un paese di passaggio. Chi doveva recarsi a Mineo, Grammichele, Caltagirone, Ramacca, Gela ecc. era obbligato a passare da Palagonia.  Questa posizione strategica, dava al paese un movimento di uomini, merci, e scambi che giovarono allo sviluppo economico, portato anche  dal cambiamento intervenuto nel frattempo sul piano agricolo, principale fonte di guadagno. Con lo sviluppo dell’agricoltura, Palagonia conobbe un periodo di benessere che tutti ci invidiavano e sembrava non dovesse mai finire. Ma il tempo passa e le cose cambiano e se non si è capaci di stare al passo con i tempi e i cambiamenti, non si può competere. Questo è mancato da noi in questi anni. La capacità di stare dietro ai cambiamenti.  Non dico di precederli, ma almeno stare al passo. Chi avrebbe dovuto guidare il cambiamento o quanto meno stimolarlo? Le amministrazioni Comunali!

Signori miei, una collettività, non si amministra solo economicamente, cioè facendo quadrare i conti, ma anche indirizzando, promuovendo eventi, e stipulando convenzioni, atti a promuovere nuovo lavoro.  Noi facciamo studiare i nostri figli, li facciamo laureare per poi mandarli a lavorare alle dipendenze di chi, proprio a causa del nostro operare, ci definisce spregiativamente “Terroni” I nostri figli vanno ad arricchire le tasche di chi ci disprezza. Smembriamo le nostre famiglie, perché non abbiamo avuto l’accortezza di guardarci attorno e ad agire di conseguenza. Non siamo stati capaci di diversificare il lavoro. Ci siamo fossilizzati con l’agrumicultura  e non siamo stati in grado di sfruttare fino in fondo le risorse economiche che l’agrumicultura ci avrebbe potuto dare  azionando anche la trasformazione.  Ci sono stati tempi in cui c’era la possibilità di finanziamenti europei per molte finalità, che ci siamo lasciati sfuggire, per l’ignavia dei nostri amministratori. Ora con questa crisi globale, sarà molto difficile trovare i fondi. Ciò non toglie che un’amministrazione attenta possa essere capace di fruire di tutte quelle misure che potranno verosimilmente uscire in futuro. Perciò ci vuole un’amministrazione attenta, composta di gente capace. Per concludere, se vogliamo un vero cambiamento, che ci porti sulla strada giusta, stiamo molto attenti a chi deleghiamo e soprattutto evitiamo di ritrovarci con il passato.

(LETTERA FIRMATA)

SE VUOI PUBBLICARE UNA TUA LETTERA, RIFLESSIONE, MESSAGGIO RIVOLTO ALLA COLLETTIVITÀ’ (su questo o altri argomenti), INVIACI IL TESTO IN FORMATO WORD ALL’INDIRIZZO MAIL: amedit@amedit.it

LEGGI ANCHE:

ELEZIONI AMMINISTRATIVE PALAGONIA: MESSAGGIO DEL PRESIDENTE AVIS

LA CONDIZIONE GIOVANILE A PALAGONIA ASPIRAZIONI, ISTANZE, DISAGI…

PALAGONIA: UN CENTRO STORICO IN ASSOLUTO DEGRADO. MONUMENTI E SITI IGNORATI

LA TRISTE VICENDA DEL PALAZZO POLITINI (PALAZZO PALAGONIA DELLE ARTI E DELLE RISORSE DEL TERRITORIO)

PALAGONIA: NASCERA’ IL MUSEO CIVICO?

CENNI BIOGRAFICI SU MICHELE MEGNA

PALAGONIA: Liberi Sognatori, Uniti nella Cultura!

9 Comments

  1. Giovanna Ruggieri Una lettera ke nn porta la firma di ki l’ha scritta e’ molto AMBIGUA. Certo, per carita’ tante BELLE parole nn ce ke dire , ma ki scrive una lettera cosi’ avrebbe dovuto almeno firmarla . Questo , quindi ,lascia solo pensare a una forma di POLITICA nn chiara. Quando avete queste iniziative, abbiate almeno il CORAGGIO di esporvi a viso aperto. !!!! Nel nostro PAESE nn abbiamo bisogno di CONIGLI ,grazie , ne abbiamo fin troppi.!!!!!!!!!!

  2. Mi associo pienamente a quello che ha scritto l’amico Giovanna Ruggieri Una lettera ke nn porta la firma di ki l’ha scritta e’ molto AMBIGUA. Certo, per carita’ tante BELLE parole nn ce ke dire , ma ki scrive una lettera cosi’ avrebbe dovuto almeno firmarla . Questo , quindi ,lascia solo pensare a una forma di POLITICA nn chiara. Quando avete queste iniziative, abbiate almeno il CORAGGIO di esporvi a viso aperto. !!!! Nel nostro PAESE nn abbiamo bisogno di CONIGLI ,grazie , ne abbiamo fin troppi.!!!!!!!!!!

  3. Le polemiche non costano , le critiche costruttive invece si.
    Sono Salvatore Oliva, autore della lettera e non mi sono firmato per evitare polemiche.
    purtroppo,come la fai fai c’è sempre quello che anche se non esiste ci vede il marcio.Se hai letto attentamente la lettera,l’unico riferimento diretto è il signor Michele Megna, che ci ha dato l’esempio di come ci si comporta da signori. Per il resto non ho fatto riferimenti politici ne ho velleità politiche. Comunque ogni persona ha il diritto di vederla come vuole, na prima di dare giudizi è sempre meglio riflettere.

    1. Signor Oliva, ha tutta la mia stima e approvazione, per quello che vale, se dovessi trovare il suo nome tra i candidati, il mio voto e quello della mia famiglia è suo!

  4. Cara Mara chiara, ti ringrazio per la stima e l’approvazione, ne sono lusingato, come della tua preferenza nel caso il mio nome fosse in qualche lista elettorale. Mi dispiace deluderti, ma il mio nome non lo troverai, a meno che non sia un omonimo e non lo troverai fino a quando la politica verrà scambiata per comitati d’affari.

  5. Io si mi sono candidato, sono in una delle liste che saranno presentate domani 11 04 2012 e se volete sapere la motivazione della mia candidatura posso anche dirvela: io come tutti i miei concittadini mi sono stra rotto nel vedere all’interno del palazzo di città sempre le stesse facce, col culo nelle stesse poltrone, cambiano solo i ruoli, vedete chi faceva l’assessore a poi fatto il consigliere, e non voglio approfondire vorrei fermari qui perchè io so farmi prendere la mano e scriverei troppe verità. Comunque come diceva l’amico Oliva cambiare si può anzi si deve e buttiamoli fuori quei baroni che si tramandano il feudo di Palagonia da padre in figlio ed ora ci si sono messi anche i nipoti.

  6. Ciao Enzo S….., anche io come dici tu che qui trascrivo per non scordarmi niente ” Io si mi sono candidato, sono in una delle liste che saranno presentate domani 11 04 2012 e se volete sapere la motivazione della mia candidatura posso anche dirvela: io come tutti i miei concittadini mi sono stra rotto nel vedere all’interno del palazzo di città sempre le stesse facce, col culo nelle stesse poltrone, cambiano solo i ruoli, vedete chi faceva l’assessore a poi fatto il consigliere, e non voglio approfondire vorrei fermari qui perchè io so farmi prendere la mano e scriverei troppe verità. Comunque come diceva l’amico Oliva cambiare si può anzi si deve e buttiamoli fuori quei baroni che si tramandano il feudo di Palagonia da padre in figlio ed ora ci si sono messi anche i nipoti.” mi sono rotto ma poi pensadoci un po mi faccio alcune domande:
    1- ma dove siamo stati fino ad ora?
    2- ma hai visto i nomi degli asessori disegnati dalle varie coalizioni?
    3- cosa ne pensi di questi nomi?
    4- forse anche tu ti sei deciso a scendere in campo perchè hai capito che è l’unica alternativa per farsi strada?
    5-
    6-
    7-
    8-
    e chi più ne ha più ne metta
    fammi sapere
    saluti

  7. salve io sono una giovane mamma che abita a palagonia,xme questo paese ormai e perso tutti promettono ,e tutti dicono belle cose ma chi salirà al comune si farà i propii interessi una volta insediatosi alla cosi desiderata poltrona quindi dico io sono senza lavoro senza quasi cibo senza speranza e se vado al comune x un’aiuto rimango pure senza voce allora sapete cosa vi dico ke molto cordialmente vi mandoa tutti a quel paese grazie katia

  8. io rispondo a Katia, so cosa stai passando ti capisco perchè sono nella tua stessa situazione, però mandando tutti a quel paese hai risolto qualcosa, io mi sono coalizzato con una candidata sindaco donna Santa Napoli e ti assicuro che è una donna determinata è ha tutte le buone intenzioni di rissollevare il paese la cosa giusta da fare è votare, però prima di votare leggere le liste attentamente e constatare realmente le nuove persone. Ti invito a sentire oggi alle ore 19 il suo comizio e poi mi darai risposta. Non tutti sono uguali…..

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.