INCONTRO CON GAETANO LE MOLI

Forse non tutti sanno che qui a Palagonia abbiamo un artista dal grande talento e sensibilità: Gaetano Le Moli. Quando la maestra Anna ci ha parlato di lui e ci ha proposto di andarlo a intervistare, noi non conoscevamo neppure il suo nome ma, incuriositi, abbiamo deciso di fare questa nuova esperienza. Gaetano Le Moli è un bravissimo maestro d’arte che comunica le sue emozioni attraverso quadri, statue, miniature raffiguranti soprattutto soggetti sacri. Numerose si trovano in varie parti del mondo e nei musei vaticani è esposta ”La Madonna DellaPace”, una miniatura in oro ceramico corredata da fercolo. Siamo andati al suo laboratorio dove, accompagnati dal canto di uccellini che ospita in numerose gabbie, ha risposto in maniera dettagliata e da grande professionista a tutte le nostre domande.      

Quando è nata questa sua passione per l’arte?

Si può dire che questa passione sia nata con me. Fin da piccolo mi sbizzarrivo a fare disegni con qualsiasi cosa mi capitasse per le mani ,anche con pezzi di carbone. A Palagonia c’era il presidio militare. Avevo circa tre anni e un soldato, passando davanti alla mia casa, vedendomi disegnare con tanto impegno mi si avvicinò stupefatto e disse a mia madre che lì a Palagonia il mio talento sarebbe stato sprecato.

Ha seguito corsi di studi particolari ? 

Mi sono diplomato alla scuola d’arte dell’artigianato artistico di Catania dove frequentavo il corso di ceramista. Un giorno rimasi affascinato da un ritratto della Signora delle Camelie e così di nascosto, nel tempo libero la riprodussi su una tela. Dopo averlo completato lo dimenticai in giro. Un giorno entrò in classe a preside con il mio dipinto tra le mani e volle sapere chi l’avesse realizzato. Fui costretto a dire che ero stato io e la preside “per punizione” mi ordinò di frequentare anche il corso di pittura.

Sappiamo qual è stato il suo primo quadro e la sua prima scultura?

La prima scultura è stata questa Santa Lucia in cartapesta e l’ho realizzata a soli sedici anni. Fu un compito svolto in classe e la portai a Palagonia con l’autobus.

Perché predilige soprattutto soggetti sacri?

Riproduco soggetti sacri per valorizzare le tradizioni di Sicilia in quanto le feste patronali sono espressioni della nostra devozione a Dio, ai santi e alla madonna e, inoltre, perché mi sostiene una grande fede. Le “Vare de’ Santi“ fanno parte del nostro patrimonio artistico e culturale, infatti, sono opere pregiate, in quanto realizzate in legno dorato e in platino. Le più antiche sono del ‘400 e del ‘700, hanno un grande valore artistico e riprodurle fedelmente mi riempie di immensa soddisfazione.

Quali materiali e quali attrezzi usa per realizzare una miniatura?

Il materiale arriva da Firenze; si tratta di maiolica, un materiale ceramico in polvere che viene impastato insieme al silicato e alla soda solvay. Tale miscuglio viene modellato e una volta realizzata la statua viene svuotata con cura per non scoppiare all’interno del forno dove, prima viene cotta a 1000°, poi dipinta e messa in forno a 950° ed infine, messa nuovamente in forno a 640°. Gli attrezzi non si trovano in commercio così li costruisco con i rami d’arancio.

E per le statue?

Per le statue uso la cartapesta che si prepara con carta e colla. Quella migliore è quella da giornale, ma l’inchiostro favorisce la formazione di vermi per cui uso la carta paglia o quella del pane.

Cosa serve per diventare un bravo artista?

Servono molte cose tutte ugualmente importanti, passione,forza di volontà, amore per l’arte, ma soprattutto sensibilità d’animo e curiosità per ciò che ci sta attorno. Qualsiasi cosa si voglia progettare è indispensabile tantissima fantasia; un bravo artista deve averne tanta se vuole un’opera d’arte davvero originale.

Mentre parlava ci mostrava con orgoglio le sue miniature e noi non riuscivamo a staccare gli occhi da quei piccoli grandi capolavori e, intanto, pensavamo che questo artista è più apprezzato fuori che nel suo paese. “Tano” Le Moli, così lo chiamano, si è dimostrato un artista anche nel parlare, un fiume in piena che ad ogni domanda raccontava episodi della sua vita, fatti particolari con una simpatia che ci ha travolti. Questa esperienza, oltre ad essere istruttiva è stata interessante; ci ha arricchiti molto e ci ha fatto conoscere un grande artista di Palagonia che, sicuramente, con piacere, andremo a trovare altre volte.

Simona Bardaro, Chiara D’Amico, Antonella Vaccaro, Giulia Di Stefano

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1 Comment

  1. è sempre bello leggere le cose che già so in quanto sono la nipote di Gaetano Le Moli, il tutto mi trasmette delle emozioni grandi associate a dei ricordi da lui raccontati, e sono fiera di avere un grande zio non solo per le sue opere ma anche perché ha un grande cuore. La tua cara nipote Le Moli Marilena.

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