Ha scelto certamente una modalità estrema per “andarsene”, un’autodefenestrazione improvvisa e fulminea, alla veneranda e venerabile età di novantacinque anni. Un’azione coerente, in perfetta aderenza con il suo percorso, e chi ha avuto il privilegio di conoscerlo non ha nutrito alcun dubbio a tal riguardo; le varie Binetti hanno invece parlato di “uomini disperati”, ma si sa, gli esponenti della milizia clericale sublimano col giudizio la loro innata incapacità di comprendere le ragioni più profonde che sottendono all’animo umano. Monicelli, uomo civile, prim’ancora che grande regista e intellettuale, ha preso la sua decisione con razionale lucidità. Il rispetto è d’obbligo. La drammaticità dell’azione suicida è direttamente proporzionale al vuoto legislativo che regna nel nostro paese, e ha avuto il merito di costringerci tutti quanto meno a una riflessione. Visto il periodo, consigliamo ai nostri lettori uno dei film più riusciti del maestro Monicelli: Parenti Serpenti, pubblicato quest’anno per la prima volta in formato dvd. In Parenti Serpenti ritroviamo, genialmente tratteggiata, esattamente quella parte di società, purtroppo numerosissima, alla quale Monicelli ha scelto di dire addio. Cast in stato di grazia: straordinaria l’interpretazione di Marina Confalone. Buona visione.
Massimiliano Sardina
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