E’ Giovanni Patti, architetto, il nuovo dirigente responsabile del Museo della Ceramica di Caltagirone, nominato dal Dirigente Generale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione, arch. Gesualdo Campo. Ad accogliere il nuovo direttore del Museo, l’uscente, Salvatore Scuto, che andrà a ricoprire, a sua volta, l’importante incarico di Soprintendente per i Beni Culturali di Messina. Proveniente dalla Soprintendenza di Catania, l’arch. Patti ha svolto importanti e delicati incarichi di progettazione, recupero e conservazione dei BB.CC. in provincia di Catania. Sono suoi lavori per il recupero funzionale ad “Antiquarium” della Masseria Interlandi di Palikè, nella Valle dei Margi (Mineo), cuore del territorio dei Siculi, e la progettazione e realizzazione, chiavi in mano, del Museo Regionale di Adrano. Significativo inoltre, tra le tante attività del suo percorso professionale, è l’incarico, ricevuto a suo tempo, per la progettazione, recupero e restauro dell’ex Convento e Chiesa di Sant’Agostino: in poche parole, la nuova sede del Museo della Ceramica di Caltagirone. Infatti, oltre alla responsabilità del Museo, ha ricevuto l’incombenza della direzione dei lavori dei lotti che saranno finanziati sul PO FESR 2007-2013, nonché, cosa ancor più importante, la progettazione esecutiva del lotto conclusivo. Notizia questa attesa dall’intera comunità calatina che potrebbe significare una vera svolta della Regione a ridare un’ulteriore accelerata ai lavori di completamento e, quindi, così cominciare ad immaginare un’auspicata fruizione e definitiva apertura dell’intera struttura di questo storico monastero, che domina l’intera Caltagirone particolarmente per la sua posizione privilegiata in cima alla scala monumentale di Santa Maria del Monte. “Devo innanzitutto ringraziare – ha esordito Giovanni Patti – l’assessore regionale ai Beni Culturali Gaetano Armao e il direttore generale del dipartimento Gesualdo Campo, per la fiducia accordatami nel delicato incarico affidatomi; incarico che intendo svolgere in piena collaborazione soprattutto con le istituzioni presenti sul territorio, a cominciare dall’Amministrazione Comunale”. “Non svelo nessuna novità nel dire che il Museo della Ceramica di Caltagirone è sicuramente un’istituzione importante per la Città, un volano di sviluppo, un punto di riferimento per la cultura e l’identità siciliana dell’intera isola in Italia e nel Mediterraneo”. “Abbiamo tanti obiettivi da raggiungere insieme al personale del Museo – ha aggiunto il nuovo direttore Patti – fra tutti quello di farne non solo un sito di conservazione di beni culturali ma anche un luogo privilegiato di scambi culturali, di studi, ricerca scientifica, formazione e anche d’intrattenimento, insomma un vero incubatore di cultura dinamico, vivo e aperto soprattutto alle intelligenze del territorio”. “Certo l’attuale sede del Museo – ha concluso Patti – presenta alcuni limiti infrastrutturali, ma proprio per questo ci auspichiamo novità importanti sull’apertura, anche parziale, di Sant’Agostino”.
Gianni Amato
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